Con due bei gioghi nella Terra Argiva
Con due bei gioghi nella Terra Argiva
Fende un monte gentil l' aure serene,
Ed indi verso il pian l' almo Ippocrene
Scende rigando l' odorata riva.
Al mormorio della bell' acqua viva
Pur con cetera d' or Febo sen viene,
Ivi degna del suon l' alme terrene,
E d' altra piaggia la sua voce è schiva.
Caro mio Giustinian, la Greca scola
Altrui corona, e con invitte piume
Cigno di Grecia oltre l' obblio sen vola.
Corri alle ripe di quel chiaro fiume,
E la tua nobil sete ivi consola;
Sì viverai sovra l' uman costume.
Fende un monte gentil l' aure serene,
Ed indi verso il pian l' almo Ippocrene
Scende rigando l' odorata riva.
Al mormorio della bell' acqua viva
Pur con cetera d' or Febo sen viene,
Ivi degna del suon l' alme terrene,
E d' altra piaggia la sua voce è schiva.
Caro mio Giustinian, la Greca scola
Altrui corona, e con invitte piume
Cigno di Grecia oltre l' obblio sen vola.
Corri alle ripe di quel chiaro fiume,
E la tua nobil sete ivi consola;
Sì viverai sovra l' uman costume.
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