Epitaffi, Gli - Part 4

Perchè non fu nessuno unqua più degno,
Che si onorasse, però qui rimiri
Tutto ripien di Carraresi marmi.
Se chiedi quale ei fu, basta che io dica
Jacopo Doria; che di nobil sangue
Egli splendesse, che sovrani scettri
Ei sovente mirasse in man de' suoi,
Ciascun sel sa; ma veritate ascolta
Grande ad udirsi: così fatte doti,
Onde l' umano ingegno è tanto altero,
Non mai nel petto suo crearo orgoglio.
Sempre a lui visse cortesia compagna;
Ma la sozza avarizia ebbe in dispregio.
Nol saperan tacer del bel Parnaso
L' inclite Ninfe. O scellerata Cloto,
Maledetta tua man, per cui si estinse
Di verace virtù sì chiaro lume,
Quando erano fra noi l' ombre più folte.
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