Epitaffi, Gli - Part 8

O tu, che muovi alla tua strada intento,
Avvegna che t' affretti, il corso arresta,
Che non avrai di che pentirti Io nacqui
Dentro Savona di gentil famiglia,
Poscia la gioventù spesi sul Tebro
Fra' studj sacri, ed il Roman Pastore
Diemmi d'Urbino a custodir la greggia,
Molto vegghiai, molto sudai; nè forza
Ebbi per ischifar strano disdegno.
Da' maggiori del mondo io fui percosso,
Ma non cadei, che la virtù mantiensi
Saldamente appoggiata a se medesma:
Al fin servendo al glorïoso Enrico
Re di Parigi, io mi vedea vicino
A raccor di sua mano alta mercede,
Ma venni a morte: or tu che leggi, impara
Quanto in sua fede è traditore il mondo,
Ed in Dro spera, al cui giudicio eterno
Devono sottoporsi anche i potenti.
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